Bonifiche siti inquinati

Servizio di bonifica di siti contaminati 

Siamo specializzati nel campo delle bonifiche di siti inquinati. Grazie alla nostra esperienza sul territorio nazionale, offriamo supporto tecnico ed operativo nell'implementazione delle diverse fasi disciplinate dal Titolo V Parte quarta del D.Lgs.152/06 e s.m.i.

Durante il processo di bonifica di siti contaminati:

  • garantiamo la piena conformità alle normative vigenti;

  • assicuriamo la sicurezza delle persone coinvolte;

  • preserviamo l'ambiente.  

Procedure operative ed amministrative del processo di bonifica

Supportiamo il cliente durante l'intero iter procedurale previsto dalla normativa relativa alla bonifica di siti inquinati. Le fasi del procedimento di bonifica sono oggetto di approvazione nell’ambito di apposite Conferenze dei Servizi alle quali partecipano gli Enti pubblici coinvolti.

Il procedimento di bonifica previsto dall’art. 242 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., si svolge secondo le seguenti principali fasi:

1. Comunicazione agli Enti Competenti del sito inquinato

Il responsabile della contaminazione, entro 24 ore dal verificarsi di un evento potenzialmente in grado di contaminare un sito o all’individuazione di una contaminazione storica, ne dà immediata comunicazione agli Enti Competenti. È tenuto, inoltre, a porre in opera le misure di prevenzione e di messa in sicurezza di emergenza necessarie a contenere gli effetti della contaminazione nelle matrici ambientali suolo, sottosuolo e acque sotterranee.

2. Attuazione indagine preliminare

Esecuzione di un’indagine preliminare relativa ai parametri oggetto dell’inquinamento al fine di verificare il rispetto delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC). 

3. Presentazione del Piano di Caratterizzazione

Nel caso in cui venga accertato il superamento delle CSC è necessario provvedere alla relativa comunicazione agli Enti competenti e prevedere la presentazione del Piano di Caratterizzazione. Questo documento è finalizzato alla pianificazione delle indagini necessarie ad identificare le aree ed i volumi di terreno interessati dalla contaminazione nonché l'eventuale contaminazione delle acque di falda. 

4. Predisposizione dell’Analisi di Rischio

Sulla base dei dati di caratterizzazione viene predisposta l'Analisi di Rischio Sito specifica per la determinazione delle Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR) per ogni contaminante che ha superato le CSC.

Nel caso in cui le concentrazioni rilevate sul sito siano inferiori a quelle determinate con l'Analisi di Rischio, il sito non risulta contaminato. Un sito è contaminato quando i valori delle concentrazioni soglia di rischio (CSR) risultano superati.

5. Presentazione del Progetto Operativo di Bonifica

Qualora il sito risulti contaminato è necessario presentare un Progetto Operativo di Bonifica o di messa in sicurezza operativa o permanente, al fine di ricondurre ad accettabilità il rischio derivante dallo stato di contaminazione presente nel sito. 


Certificazioni

Siamo iscritti all’Albo Gestori Ambientali nella Categoria 9 – bonifica di siti contaminati per la realizzazione dei progetti di bonifica o di messa in sicurezza. 

Alcuni nostri interventi

Nei nostri cantieri è frequente l'utilizzo di materiali inerti provenienti dall'impianto di recupero di Pradamano (per esempio per rilevati e sottofondi stradali, riempimenti, ripristini) oppure dall'impianto di recupero di Monfalcone (limo e sabbia per l'utilizzo in opere non strutturate).

Nelle nostre opere di bonifica di siti inquinati applichiamo i principi di sostenibilità non solo nei processi, ma li includiamo anche nelle scelte metodologiche e nelle nuove tecnologie di caratterizzazione (nella sfera geologico/idrogeologica, chimica e biologica), senza dimenticare l’importanza degli strumenti di visualizzazione e gestione delle informazioni a supporto delle strategie decisionali. 

L'attività di bonifica contribuisce alla transizione ecologica: riduce i rischi associati alla contaminazione ambientale, e riporta gli ecosistemi compromessi ad uno stato salubre e sostenibile.

Elena IaizaResponsabile Tecnico Divisione Ambiente