A novembre 2025 Beeability, il team sostenibilità di Gesteco, ha avviato l’iniziativa RESET a supporto di VeGAL - Agenzia di Sviluppo del Veneto Orientale, nell’ambito del progetto Interreg AWASTER (Adopting WASTE as Resource).
Si tratta di un percorso che introduce nelle scuole secondarie di secondo grado una metodologia educativa dedicata all’economia circolare. L’obiettivo è testare un modello replicabile di educazione alla gestione della plastica post-consumo.
RESET sorge all’interno di AWASTER, progetto del Programma di Cooperazione Interreg Italia–Croazia 2021–2027 che mira a favorire il passaggio verso un modello economico circolare, riducendo la produzione di rifiuti attraverso l’educazione e lo scambio di esperienze tra le regioni costiere di Italia e Croazia. L’iniziativa pone particolare attenzione al coinvolgimento delle giovani generazioni e dei settori economici per migliorare la gestione e il riciclo dei rifiuti.
In questo quadro, VeGAL in quanto Agenzia di sviluppo della Venezia Orientale e capofila del FLAG Veneziano, partecipa a tutti i work packages del progetto AWASTER e cura le relazioni con le scuole e i partner del progetto, che includono IRENA, Associazione Sunce, SINLOC S.p.A., Comune di Casarano e GAL-LAG 5.
Tra le attività previste dal progetto rientra la realizzazione degli EcoLabs, ovvero i laboratori educativi sviluppati attraverso il percorso RESET, con l’obiettivo di creare modelli didattici replicabili basati su metodologie partecipative e capaci di stimolare consapevolezza, creatività e competenze ambientali nelle scuole.
In questo quadro, Beeability affianca VeGAL come partner tecnico lungo tutto il percorso RESET: dalla progettazione del concept educativo alla definizione delle attività esperienziali (come RESET Live e RESET Laboratory), fino alla costruzione del format didattico fondato su creatività, gioco e apprendimento attivo, e alla progettazione degli strumenti di monitoraggio e valutazione.
RESET risponde a un’esigenza concreta espressa dalle scuole: affrontare temi complessi come uso delle risorse, rifiuti ed economia circolare attraverso un percorso strutturato e misurabile. Il modello propone una metodologia educativa basata sull’apprendimento attivo, pensata per supportare i docenti e coinvolgere gli studenti in modo consapevole e partecipato.
Il progetto è strutturato in due fasi complementari, progettate come un percorso progressivo.
Ad oggi è stata realizzata la prima fase del progetto, RESET LIVE. Questa fase consiste in un evento esperienziale e interattivo che coinvolge gli studenti in un’introduzione guidata ai temi dei limiti planetari, dell’Overshoot Day e del valore delle risorse. Attraverso uno storytelling supportato da dati e contenuti divulgativi, gli studenti vengono accompagnati nella comprensione del contesto globale. L’attività prosegue con una serie di giochi e sfide a squadre, che mettono i gruppi in competizione diretta su diversi ambiti della sostenibilità: clima, inclusione, cibo, acqua, moda, rifiuti, plastica, energia e comunicazione sostenibile. Le prove alternano momenti di ragionamento, collaborazione, scelta strategica e confronto tra pari, stimolando capacità di analisi, pensiero critico, lavoro di gruppo, comunicazione e presa di decisione. Le performance delle squadre determinano l’accesso alla fase successiva del percorso.
Nelle organizzazioni, un purpose definito con rigore e coerenza diventa una leva strategica. Non è un manifesto identitario, ma un vero meccanismo di governo che permette di integrare la sostenibilità in modo credibile e continuativo.
Il Sole24 ha evidenziato che molte aziende italiane stanno iniziando a considerarlo un fattore di competitività: un orientamento che supporta innovazione, resilienza e reputazione. Non perché aggiunge complessità, ma perché riduce ambiguità.
Invece, una ricerca condotta da Polimi Graduate School of Management e BCG BrightHouse evidenzia tre elementi chiave:
I dati parlano chiaro: dove il purpose è applicato con metodo, aumenta la capacità di raggiungere gli obiettivi, migliora la soddisfazione delle persone e cresce l’autorevolezza verso l’esterno. Purpose e sostenibilità avanzano insieme perché si rafforzano a vicenda.
La seconda fase, RESET LABORATORY, è prevista per la primavera 2026 e coinvolgerà esclusivamente i gruppi vincitori della fase LIVE. In questa fase gli studenti saranno immersi in un laboratorio pratico di trasformazione della plastica post-consumo, raccolta e selezionata in precedenza. Guidati da un formatore esperto, sperimenteranno in sicurezza le principali fasi del riciclo meccanico – triturazione, fusione e stampaggio – utilizzando macchinari dedicati e stampi modulari. Il laboratorio consentirà di rendere visibile il percorso della materia e di riflettere in modo concreto su qualità della raccolta, durata dei prodotti, riuso e responsabilità individuale e collettiva.
Nel suo complesso, RESET mette a disposizione di docenti e studenti una metodologia educativa integrata: la fase LIVE lavora sulla comprensione sistemica dei temi della sostenibilità, sullo sviluppo di competenze trasversali e sulla consapevolezza critica; la fase LABORATORY approfondisce invece i flussi di materia legati alla plastica post-consumo e consente di sperimentare, in scala ridotta, processi di economia circolare. L’attenzione complessiva è posta sul rafforzamento di competenze quali analisi, lettura critica, lavoro di gruppo, progettazione e comunicazione, favorendo un apprendimento significativo e duraturo.
Le attività di RESET sono state avviate nel territorio di Portogruaro attraverso due sperimentazioni della fase RESET LIVE, che hanno coinvolto complessivamente circa 125 studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
Il primo intervento si è svolto presso il Liceo XXV Aprile di Portogruaro, dove l’attività è stata realizzata in due mattinate e ha coinvolto studenti delle classi quarte e quinte, per un totale di circa 50 partecipanti. Le attività hanno registrato un’elevata partecipazione e un riscontro molto positivo da parte degli studenti, che si sono dimostrati attivi e coinvolti durante tutte le fasi delle sfide a squadre.
A dicembre 2025 il progetto è proseguito presso l’ISIS Luzzatto di Portogruaro, coinvolgendo tre classi terze appartenenti a tre diversi indirizzi di studio, per un totale di circa 75 studenti. Anche in questo caso la partecipazione è stata elevata e trasversale, con un forte interesse dimostrato dai ragazzi nel confrontarsi sui temi proposti attraverso il format di gioco e sfida.
In entrambe le scuole, l’accesso alla seconda fase del progetto è stato determinato dall’esito delle sfide a squadre della fase RESET LIVE. Sulla base dei risultati ottenuti, circa 10 studenti del Liceo XXV Aprile e 15 studenti dell’ISIS Luzzatto parteciperanno alla fase RESET LABORATORY, prevista per la primavera 2026.
Nel progetto AWASTER, Beeability contribuisce allo sviluppo del modello educativo RESET con un ruolo di supporto tecnico e metodologico. Il contributo riguarda sia la definizione dei temi affrontati sia la strutturazione complessiva del percorso, con l’obiettivo di garantire coerenza tra finalità educative, attività proposte e competenze sviluppate dagli studenti.
Beeability affianca VeGAL nella costruzione del modello RESET, contribuendo alla progettazione delle due fasi del percorso, evento esperienziale e laboratorio, e all’integrazione di contenuti legati all’economia circolare, all’uso delle risorse, alla plastica post-consumo e più in generale alle relazioni tra comportamenti, sistemi produttivi e impatti ambientali. Il supporto include inoltre l’attenzione alla dimensione educativa e comunicativa, affinché i temi complessi vengano tradotti in esperienze comprensibili, coinvolgenti e adatte al contesto scolastico.
Il contributo si estende anche al supporto operativo alle scuole e ai partner coinvolti, in particolare per quanto riguarda l’organizzazione delle attività laboratoriali previste nella seconda fase del progetto, con attenzione agli aspetti logistici, di sicurezza e alla corretta gestione dei materiali.
RESET è stato progettato come una metodologia strutturata e replicabile, fondata su una chiara articolazione delle fasi, su materiali didattici standardizzati e su un set essenziale di indicatori per il monitoraggio delle attività.
Nei prossimi mesi, VeGAL e i partner di progetto analizzeranno i risultati delle prime sperimentazioni della fase RESET LIVE per valutare l’efficacia del modello e le condizioni per una sua estensione ad altri contesti scolastici del territorio. L’obiettivo è consolidare RESET come modello educativo trasferibile, corredato da linee guida e strumenti operativi, utilizzabile da scuole, educatori e stakeholder territoriali come supporto ai percorsi di educazione alla sostenibilità e all’economia circolare.